La lettera di Norma Gimondi. «Caro papà, ti amiamo sempre, fino alla fine»
In questa lettera che Norma Gimondi, la figlia più grande di Felice, ha affidato alle pagine del Corriere della Sera nelle primissime ore in cui aveva perso il suo papà, c’è tutto l’amore della famiglia per il grande campione bergamasco. Norma, in particolare, aveva condiviso il grande amore di Felice per la bicicletta accompagnandolo nelle sue passeggiate. E, raccontava Norma, se prima era lei a fare fatica a tenere le ruote negli ultimi tempi era il papà che scivolava dietro e con pudore calava qualche dente…

Didascalia testo finto
di Nome Cognome
«Caro papà, da bambina quando partivi per il Giro d’Italia mamma faceva scrivere a me e Federica una letterina per farti compagnia la sera, di rientro dalla tappa. Era un modo per dirti e farti capire che anche se non eri con noi, noi eravamo con te, ovunque.
«Scrivo questa lettera, quella che più ho temuto di dover scrivere, perché oggi più che mai io, mamma e Federica abbiamo bisogno che tu sia con noi. Con le tue poche parole ma con i tuoi tanti fatti ci hai amato immensamente.
«Così abbiamo fatto noi e oggi non ci sembra vero vederti in questa camera mortuaria. Vorrei poterti dire: alzati papà, ci sono tanti che fanno il tifo per te. Ci sono gli amici di sempre, i gimondiani ancora qui ad acclamarti e ci siamo anche noi: io, mamma e Federica vogliamo vederti ancora una volta sorridere.
«Promettimi che continuerai a guardarci, a tenerci per mano, anzi, a ruota. Tu che hai lottato partendo a 22 anni da Sedrina e arrivando in giallo a Parigi. Vorrei portarti nel mio cuore con quella maglia gialla numero 123. Ora tutto sembra finito, ma tu ci hai insegnato che si lotta tutti i giorni per ciò in cui si crede anche quando ti danno per perdente. Ora riposa, papà: questa tappa è finita. Sei il miglior papà che si possa avere. Ti amiamo sempre, fino alla fine».
Norma con mamma e Federica