Il parere di Saronni

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Approfittando della presenza di Saronni, abbiamo raccolto la sua opinione sulla corsa di oggi, vista nella triplice ottica di corridore, di team manager e di commentatore televisivo.
Pochi erano convinti che Franco potesse fare una grande Roubaix.
No, davvero. Lo avevo visto correre prima della Gand e avevo capito che aveva un’ottima condizione. Ma con quella caduta era tutto più difficile. Anche io ero perplesso, anche se vedendolo al via, ho subito pensato che avrebbe fatto una grande corsa.
Lo hai visto debuttante tra i pro’ e ti sei guadagnato il grado di capo…
Sì, ma una volta lo diceva convinto. Adesso vuole soltanto prendermi per i fondelli…
Pensavi che avesse i numeri per corse del genere?
Sì, ha sempre avuto potenzialità per corse di questo tipo. Avrebbe potuto vincerne parecchie anche prima, ma nella vita serve soprattutto fortuna e lui, mi dispiace dirlo, non ne ha avuta molta ultimamente.
Parlando da manager, quanto si rivalutano le azioni di Ballerini in questo momento?
Parecchio, sul serio. Non chiedetemi di fare cifre, non sarebbero esatte, ma avere in squadra un corridore che può vincere la Roubaix è una chicca di cui qualsiasi squadra vorrebbe fregiarsi. Del resto, si trova nella squadra migliore, non potrebbe desiderare di meglio.
Quale futuro credi possa avere Ballerini alla Roubaix?
Un buon futuro. Mi spiego: questa è una corsa così particolare che i migliori risultati si ottengono dopo i trent’anni. E’ un discorso di maturazione fisica e anche di abitudine alla fatica e alla sofferenza.
Quindi Duclos non è un’eccezione?
Be’, lui è un’eccezione perché ha vinto a quarant’anni… Ma credo che Franco possa vincere ancora: conosce queste strade meglio di tanti altri e sa come affrontarle.
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